Gli strumenti della biotecnologia: attrezzatura specifica

Quando si parla di biotecnologia si intende la modalità di integrazione di organismi e cellule all’interno di vari processi industriali atti alla produzione sia di beni che di servizi. Una cosa che non tutti sanno è che anche gli antichi usavano delle forme (anche se ovviamente iniziali e “primitive”) di biotecnologia, che in ogni caso rimangono ovviamente valide ancora oggi. Basta pensare all’uso che si faceva dei batteri per far lievitare il pane, alla fermentazione della birra e del vino oppure all’uso del caglio per realizzare il formaggio.

Oggi si può parlare di biotecnologia in due diversi modi: il primo usa i geni dei vari microorganismi e li inserisce all’interno di altri organismi in maniera da avere il risultato finale desiderato (si parla in questo caso di biotecnologia moderna), il secondo invece usa direttamente i processi dei microorganismi (ad esempio la lievitazione o la fermentazione).

Considerando che la biotecnologia può essere applicata a diversi settori tecnologici, si è soliti distinguerla in tre diverse categorie.

La prima è quella della biotecnologia verde, che mira a cambiare il patrimonio genetico delle piante al fine di avere delle caratteristiche sempre migliori o altre peculiarità.

La seconda è nota come biotecnologia rossa e si occupa di creare dei farmaci o delle terapie che possano essere di beneficio sempre maggiore per la persona umana.

La terza ed ultima soluzione è nota come biotecnologia bianca e mira ad ottimizzare i processi industriali, fornendo prodotti sempre migliori e a costo sempre più accessibile (basti pensare ai prezzi frigoriferi o ai prezzi dei congelatori, per i quali a parità di qualità la spesa da affrontare è di anno in anno sempre inferiore).

 

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